La canapa, tra i suoi tanti usi, può costituire un ottimo materiale anche per la costruzione di case ed edifici colmando quella necessità di creare un'edilizia sostenibile e responsabile. Questa strada è già ben avviata da alcuni anni in paesi come la Francia, gli Stati Uniti, la Germania e il Canada ma anche in Italia ci sono diverse aziende che si sono dedicate a questa causa producendo materiali bioedili in canapa e alcuni esempi di costruzioni biocompatibili e a basse emissioni di CO2.
L'utilizzo della canapa nell'edilizia consiste nell'uso delle sue fibre, la parte più esterna dello stelo, e del canapulo, la parte interna legnosa dello stelo, che viene ridotta in paglia e depolverizzata. Con le fibre di canapa si realizzano panneli isolanti e fonoassorbenti, mentre il canapulo si unisce ad acqua e calce per formare il composto di calce e canapa e dare vita a diversi utilizzi e materiali. Da questa miscela nascono infatti mattoni, intonaci termici, massetti, cappotti e isolanti per sottotetti e coperture. Diverse aziende, comeCalcecanapa, Equilibrium ed altri già da tempo hanno avviato questa produzione. I mattoni in canapa sono ormai una realtà consolidata anche in Italia ma l'introduzione della bioedilizia accanto o al posto dell'edilizia tradizionale fa ancora difficoltà ad avvenire. Causa prezzi ancora non troppo vantaggiosi (ma che si legge stiano diminuendo e raggiungendo gli standard dell'edilizia tradizionale) interessi economici, normative per la produzione che variano di regione in regione.
Ma ecco quello che significa costruire con materiali in canapa e pensare ad una bioedilizia e architettura sostenibili:
- usare materiali naturali e rinnovabili e pertanto minore impatto ambientale estrutture eco-compatibili;
- risparmio del 90% dell'acqua utilizzata per il cemento;
- riduzione delle emissioni di CO2 nell'aria rispetto al cemento. La canapa ha infatti la proprietà di sequestrare naturalmente CO2 sia in fase di crescita e lavorazione sia utilizzata in edilizia. Ma oltre al suo naturale assorbimento, i materiali in canapa permetterebbero una riduzione delle emissioni grazie anche alla loro capacità isolante e quindi di mantenere la giusta temperatura in casa.
- assorbenza e rilascio dell'umidità e ottimo isolamento termico e acustico;
- facilità di smaltimento a differenza dei mattoni tradizionali che sono considerati rifiuti speciali;
- edilizia a chilometro zero, la coltivazione della canapa vicino a stabilimenti o cantieri permetterebbe di accorciare le distanze e di avere materiali a chilometro zero.
Dei bei esempi di costruzioni sostenibili in canapa si vedono però anche in Italia come ilcomplesso più grande in Europa che si trova a Bisceglie ma anche di riqualificazione di vecchie strutture per la coltivazione e la lavorazione della canapa come il caso di unamasseria vicino all'Ilva di Taranto che diventerà spazio dedicato alla semina della canapa e della fabbrica di cemento a Bergamo trasformata in impianto per la produzione di biomattoni dall'azienda Equilibrium.